I passi per ridurre la democrazia

primarie

Il neo-segretario del Partito Democratico Matteo Renzi con l’ennesima alleanza di “unità nazionale” stretta con un condannato per evasione fiscale, l’ex presidente del consiglio e padrone di Forza Italia Berlusconi, stringe ancora di più la morsa di una burocrazia partitica ormai marcia sui pochi resti della democrazia italiana. Continua a leggere

Tenuta a sinistra

Consolidati i risultati elettorali possiamo avanzare alcune riflessioni sulla tornata amministrativa:

  1. Il punto più importante che emerge è che l’astensionismo è in rapida crescita, segno sempre più preoccupante di una disaffezione dell’elettorato alla capacità dei partiti e dei movimenti di poter apportare quel cambiamento sociale ed economico che la base popolare continua a chiedere in maniera sempre più forte.
    astensionismoI partiti non sono più visti come un motore dell’evoluzione sociale della cittadinanza ma un pantano di interessi trasversali e di casta: per questo è importantissimo per noi comunisti non subire il dato ma iniziare a lavorare per costruire un’alternativa sociale, politica ed economica all’attuale stato in essere, non barricarsi dietro alla burocrazia partitica ma far riemergere la volontà di partecipazione delle persone in un progetto che riesca veramente a superare lo stallo economico in cui ci troviamo.
  2. Il Movimento 5 Stelle presenta una battuta di arresto che non deve far pensare ad una sua prematura fine: le elezioni nazionali di febbraio hanno segnato un risultato oltre le attese per il M5S perché lì si è diretta in parte la voglia di cambiamento dei cittadini unita anche ad un voto di sfiducia verso la classe politica tradizionale.
    M5SLe tattiche sin qui adottate dal M5S hanno evidentemente scontentato il suo elettorato che, al pari di ogni altro partito, lo ha punito con il non voto. Vedremo nei prossimi mesi se questa battuta di arresto sarà utilizzata dal M5S per costruire un movimento su delle basi ideologiche e politiche concrete o se avvierà una prematura conclusione della sua esperienza.
  3. Le compagini di Governo (PDL e PD) reggono ma solo perché ripropongono la classica contrapposizione centro-destra centro-sinistra, il tempo ci dimostrerà quanto reale o fittizia. Nel caso del Partito Democratico inoltre i buoni risultati sono dovuti soprattutto alla presenza di candidati (il caso di Roma è emblematico) che non sono espressione diretta delle linee programmatiche della direzione nazionale: vedremo se il loro essere “alternativi” riuscirà a contrastare le politiche liberiste e di tagli che il  Governo ha in mente o se si attesteranno ad una silente sudditanza assertiva.
  4. Il punto finale riguarda il nostro partito: emerge che dove siamo riusciti a costruire una proposta politica coerente e programmatica in opposizione al bipolarismo siamo stati premiati: i casi di Imperia, Ancona, Pisa e Siena indicano la presenza di una Rifondazione Comunistapercentuale non indifferente di cittadini che è ricettiva verso una posizione di alternativa che scardini le attuali politiche anti-popolari.

Questo deve essere per noi un punto di partenza per costruire un vero fronte di Sinistra che sappia opporsi ai diktat del capitalismo a qualsiasi livello, da quello nazionale a quello locale.

Dare una risposta a 6 milioni di italiani

Disoccupazione giovanile 37%

Disoccupazione giovanile 37%

I dati sulla disoccupazione diffusi da Istat e BCE sono inappellabili: 1 milione di licenziamenti nel 2012, un milione di lavoratori che hanno rinunciato a cercare lavoro, un totale di 5,8 milioni di italiani disoccupati fanno comprendere quanto la componente umana e la questione dei lavoratori siano le più colpite dalla gravissima crisi dell’economia capitalista tanto che si allarmano le stesse istituzioni del capitalismo.

In questo scenario manca totalmente da parte della politica e del sindacalismo confederato una valida risposta alle istanze che ogni giorno emergono dalla base e che, troppo spesso, trovano sfogo nella disperazione come per il caso di Civita Castellana. Continua a leggere

I Responsabili

Mentre non si riesce a trovare ancora una soluzione alla questione del Governo il presidente della Repubblica Napolitano continua a tirare fuori “invenzioni costituzionali” come le commissioni di saggi atti a congelare la crisi di un governo ancora non creato.
Dopo aver imposto già nel Novembre del 2011 un Governo, quello di Monti, non sostenuto da alcun volere popolare ma piena espressione del capitalismo internazionale il presidente Napolitano oggi torna a “commissariare” la democrazia con i 10 saggi che, non casualmente, sono anch’essi i portavoce della borghesia italiana.

Intanto i partiti in Parlamento proseguono a lanciarsi una serie di accuse reciproche che rappresentano le inconciliabili posizioni fra di loro ed evidenziano uno scenario di “stallo alla messicana” disarmante: il PdL accusa il PD, Monti se la prende con centro-sinistra e centro-destra mentre il PD sta adottando una strategia, sostenuta dai giornali a esso vicini, di attacco sia verso l’impresentabilità del PdL che verso la scelta del M5S di non aver voluto appoggiare Bersani, il M5S continua con la tiritera della “casta” e sventola lo spauracchio dell’inciucio parlamentare.

responsabiliI quattro principali “leader” stanno dimostrando un’elevata responsabilità: saranno infatti colpevoli dell’aggravarsi della crisi in Italia per la loro incapacità di saper governare una nazione. Continua a leggere

Un ambiente per i cittadini

Proseguiamo il nostro approfondimento sul programma di Rivoluzione Civile perché riteniamo fondamentale che la campagna elettorale si basi sui contenuti e le proposte per governare l’Italia e non su inutili e sterili polemiche, tentativo che stanno portando avanti varie forze politiche (PD, PdL e Monti) e movimentistiche (M5S) mantenendo vaghi e fumosi gli orizzonti che devono portare al futuro del nostro Paese.

Green-EconomySull’ambiente e l’apporto che Rivoluzione Civile può dare per la preservazione di questa importantissima risorsa pubblica e per la vivibilità dei cittadini il nostro programma si batte per cambiato l’attuale modello di sviluppo, responsabile dei cambiamenti climatici, del consumo senza limiti delle risorse, di povertà, squilibri e guerre.
Va fermato il consumo del territorio, tutelando il paesaggio, archiviando progetti come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto di Messina.
Va impedita la privatizzazione dei beni comuni, a partire dall’acqua nel pieno rispetto del referendum popolare che ha visto la maggioranza degli italiani esprimersi a favore della pubblicizzazione di questa risorsa.
Va valorizzata l’agricoltura di qualità, libera da ogm, va tutelata la biodiversità e difesi i diritti degli animali.
Vanno creati posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog.

L’Italia è una nazione che fa della sua storia e del suo paesaggio una ricchezza: defraudarci di questa ricchezza è uno degli obiettivi del capitalismo! In nome del profitto opere inutili come la TAV vengono approvate e finanziate, opere dannose come gli inceneritori (come quello di Albano) vengono promosse e date in mano ai privati, speculazioni edilizie come quella del Divino Amore sono spinte dai comuni per stabilire rapporti di sudditanza che la classe imprenditoriale.

Alluvione Liguria 2011

Alluvione Liguria 2011

Il tutto a scapito del Bene Comune, della vivibilità e della sostenibilità dei cittadini: proponiamo un piano di lavori pubblici, che creeranno comunque posti di lavoro, ma per riqualificare il nostro territorio, per evitare i danni e le tragedie che ogni anno le pioggie portano.

Per riconvertire la nostra economia ad una “green economy” svincolata da risorse esauribili ed esauste come il petrolio e basate su solare, eolico ed altre fonti rinnovabili, per un Paese sostenibile l’unico voto utile è quello a Rivoluzione Civile

prc + ingroia

Paolo Ferrero: per una politica di sinistra

Versione integrale dell’intervento di Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, al video-forum di Repubblica

http://video.repubblica.it/politica/paolo-ferrero-il-videoforum-integrale/109445/107830?ref=NRCT-45641619-3

 

 

Svolta storica

Le elezioni in Sicilia ci hanno lasciato un risultato storico che Bersani ha giustamente sottolineato: dopo sessant’anni di storia un partito di centro-sinistra, il PD (parziale erede del partito comunista), rompe gli indugi e fa il grande salto alleandosi con le forze politiche centriste che per anni hanno governato e rovinato la regione Sicilia. Continua a leggere

Un salto di qualità

Roma 12 Maggio Federazione della SinistraLa Direzione nazionale di Rifondazione Comunista ringrazia tutti i compagni e le compagne che hanno messo tutto il loro impegno nella campagna elettorale delle amministrative e nella piena riuscita della manifestazione del 12 maggio. Non si tratta di un ringraziamento rituale ma della piena consapevolezza che la nostra forza risiede nella libera adesione e nel lavoro gratuito che migliaia e migliaia di compagni e compagne danno al nostro partito.
Il risultato della tornata elettorale e la drammatica situazione in cui versa il paese ci chiedono un deciso salto di qualità nel lavoro politico. Il risultato elettorale di tenuta e l’ottima riuscita della manifestazione del 12 maggio ci permettono di affrontare questo compito con maggiore serenità e con la necessaria determinazione. Continua a leggere

Piazza Rossa – Via Monti

Sabato 12 maggio è avvenuto un fatto importantissimo; per la prima volta da novembre, da quando si è insediato il Governo Monti, una forza politica è scesa in piazza ed ha sfilato per le vie di Roma per manifestare il dissenso verso le politiche di rigore che finora hanno condotto l’Italia verso la recessione e la popolazione verso la disperazione e il disagio sociale.

Federazione della Sinistra (PRC PdCI)Quarantamila compagne e compagni sono arrivati a Roma da tutta Italia per sfilare lungo le strade, quarantamila sono giunti al Colosseo per ascoltare le parole dei segretari di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani Paolo Ferrero ed Oliviero Diliberto: parole che accusavano il Governo di “macelleria sociale” e di servilismo nei confronti di banche e finanza internazionale ma anche della volontà di un popolo di risollevarsi, di tenere la testa alta di fronte ai padroni e di ripartire da solide basi sociali ed economiche. Continua a leggere

Bossi, Berlusconi, Grillo e la politica del populismo

Il populismo è uno dei mali storici del nostro Paese, ad esso si affiancano il qualunquismo e i sentimenti anti-politici: derive pericolose (tutte e tre) che conducono spesso l’elettorato disilluso verso associazioni, movimenti e partiti politici incapaci di dare una prospettiva chiara di governo ma bravi solo a cavalcare l’onda di sentimenti di solito legati strettamente alle contigenze del momento, ad una occultata voglia di illegalità, violenza e razzismo: il tutto mascherato da proclami di stampo sociale e libertario, che si rivelano sempre esili e inconsistenti.
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