Insieme per cambiare l’Europa

Alexis Tsipras syrizaL’Europa che si è formata con i trattati degli ultimi venti anni è un’Europa economica, capitalista, eretta solo con uno spirito mercantilistico e di speculazione.

Questa Europa capitalista è quella che di fronte alla crisi economica non ha favorito i cittadini ma ha riversato su di loro, sulla classe lavoratrice, il costo del salvataggio delle banche, i grandi capitali e gli speculatori che questa crisi l’hanno causata.

I tagli alle spese sociali, soprattutto nei Paesi dell’area del Mediterraneo hanno causato ancora più miseria e povertà, disoccupazione e disperazione.

La voce in questi anni dei greci, dei portoghesi, degli spagnoli e di noi italiani si è levata in cerca di un supporto che né il Partito Socialista Europeo (a cui fa capo il PD) né il Partito Popolare Europeo (a cui si ascrive il centro destra italiano) hanno saputo né voluto dare.

Queste forze anzi hanno solo avallato la politica di austerità della Banca Centrale Europea.

lista tsiprasNoi ci opponiamo a questo modello di Europa, che non ci rappresenta e non ci dà voce: per questo alle prossime elezioni europee del 25 e 26 maggio in tutti i Paesi le forze della Sinistra Europea (GUE) porteranno un programma di cambiamento che passa attraverso una maggiore democrazia nelle istituzioni europee.

Perché ci deve essere un’Europa ma deve essere un’Europa dei popoli e non dei capitali privati; perché ci deve essere un’Europa di civiltà e di democrazia, perché ci deve essere una Banca Centrale ma deve essere sotto il controllo dei cittadini e non un ente privato; perché si deve uscire dalla crisi ma solo creando lavoro, occupazione ed uguali diritti per tutti.

Per questo come Rifondazione Comunista abbiamo aderito al progetto “Un’Altra Europa con Tsipras” perché Tsipras, il rappresentante greco della Sinistra, è divenuto il simbolo, come il suo Paese, della lotta per l’emancipazione dalla barbarie capitalista.

Per questo oggi annunciamo anche a Marino l’apertura del comitato elettorale a sostegno di “Un’Altra Europa con Tsipras” che nasce come luogo del confronto e della partecipazione per tutti i cittadini e le cittadine che sognano, sperano e vogliono lottare per un progetto di Europa che possa finalmente diventare un’unione di popoli e non un’oligarchia capitalista.

Rifondazione ComunistaNei prossimi giorni saremo nelle piazze del nostro comune per raccogliere le firme per l’unico progetto credibile di Europa.

Il comitato è a Piazza Daniele Manin 8 (Marino Centro)

Per qualsiasi comunicazione scriveteci pure a prcmarino@gmail.com o sul nostro gruppo facebook Un’Altra Europa con Tsipras a Marino

 

I passi per ridurre la democrazia

primarie

Il neo-segretario del Partito Democratico Matteo Renzi con l’ennesima alleanza di “unità nazionale” stretta con un condannato per evasione fiscale, l’ex presidente del consiglio e padrone di Forza Italia Berlusconi, stringe ancora di più la morsa di una burocrazia partitica ormai marcia sui pochi resti della democrazia italiana. Continua a leggere

Pronto soccorso di Marino: fine delle menzogne

Ospedale MarinoCon la sentenza del Consiglio di Stato che dà ragione al comune di Frascati, e conseguentemente torto a Marino, si chiude la tragicommedia messa in atto in questi anni dalla Giunta di centro-destra del nostro Comune.

Il risultato è che Marino non vedrà riaperto il Pronto Soccorso facendo venire a mancare ai cittadini un punto di fondamentale pronto intervento ed andando a congestionare i pochi Pronto Soccorsi nei Castelli Romani rimasti aperti a fronte dei tagli alla Sanità dei Governi di Unità Nazionale (fatti da PD, PDL e centro). Continua a leggere

Alle Europee Tsipras e la Sinistra Europea

sinistra europeaAttorno alla proposta dal Partito della Sinistra Europea di candidare Alexis Tsipras a Presidente della Commissione Europea, si sta determinando in Italia una certa attenzione con autorevoli prese di posizione pubbliche e diverse iniziative a sostegno. Anche tra altri partiti a sinistra del PD, oltre a Rifondazione Comunista che fa parte del Partito della Sinistra Europea, pare aprirsi discussione sull’opportunità di appoggiare Tsipras.

Si tratta di un fatto molto positivo, reso possibile dal fatto che l’esperienza greca di Syriza e il ruolo svolto da Tsipras, sono unanimemente considerati un punto di riferimento nel variegato mondo della sinistra antiliberista italiana. La Grecia è il paese in cui più devastante è stato l’impatto delle politiche europee, ma soprattutto quello in cui la sinistra radicale è riuscita a costruire un’alternativa politica alle forze neoliberiste.

Alexis Tsipras syrizaRifondazione non solo è stata a livello europeo tra i promotori della candidatura di Tsipras ma già da mesi, dentro il suo percorso congressuale, ha espresso un convinto orientamento a favore della costruzione in Italia di una lista unitaria della sinistra antiliberista a sostegno della candidatura di Alexis Tsipras.

Riteniamo che proprio dall’esperienza di Syriza si possa trarre un’utile lezione per superare idiosincrasie, diffidenze, veti incrociati, contrapposizioni sterili che hanno finora impedito di superare la frantumazione che contraddistingue negativamente la sinistra antiliberista in Italia. Non ci interessa rivendicare primogeniture né consumare energie in manovre egemoniche inutili. Noi riteniamo prioritario lavorare per unire tutti quelli che si oppongono alle politiche di austerity sulla base del rispetto per le storie, le culture, le esperienze organizzative differenti.

Con questo spirito segnalo che il tempo a disposizione non è molto e che ad oggi, tutti i soggetti che si sono mossi con l’intento di costruire una lista in appoggio a Tsipras, lo  hanno fatto separatamente. Vi sono tante e meritorie iniziative ma non vi è dialogo tra loro e questo rende assai complicato costruire una lista per le elezioni, raccogliere le firme necessarie per presentarle, e così via. Ad oggi vi sono cioè tanti spazi “privati” che condividono lo stesso obiettivo ma non vi è ancora uno spazio pubblico.

Per superare questa situazione è indispensabile avviare un processo unitario condiviso, pubblico, democratico e partecipato.

rivoluzione comunistaNoi proponiamo di costruire questo spazio pubblico e a partire da questo una lista unitaria su pochi presupposti comuni e chiedendo a tutti di rinunciare a steccati identitari e a logiche escludenti.

E’ evidente che l’appoggio a Tsipras non può che accompagnarsi alla scelta del GUE – Gruppo Unitario della Sinistra – come riferimento nel parlamento europeo, cioè al gruppo assai plurale che raccoglie tutte le forze di sinistra ed ecologiste che si sono opposte in modo chiaro alle politiche di austerità portate avanti da socialisti, popolari e liberali.

La lista dovrebbe caratterizzarsi come la lista di tutti coloro che si oppongono alle politiche di austerità a livello nazionale ed europeo e provare a dare voce a tutto ciò che si muove a sinistra e nei movimenti sul piano sociale, culturale e politico. Le differenti posizioni che vi sono in Italia sono presenti all’interno di Syriza come di tutte le altre aggregazioni della Sinistra Europea ma altrove non impediscono di ritrovarsi insieme in una comune battaglia.

Proteste PortogalloSi possono condividere facilmente criteri che garantiscano un profilo innovativo per la formazione delle liste in modo da evitare che un progetto politico possa apparire come un mero tentativo di ricollocazione di ex-parlamentari alla ricerca di un seggio e al tempo stesso garantendo la pari dignità di tutte le biografie e i percorsi personali di partito e/o di movimento. Per sgombrare il campo: per noi non ci sono problemi a convenire su un criterio per esempio di esclusione dalle liste di compagni o compagne che abbiano ricoperto negli ultimi dieci anni incarichi parlamentari o di governo.

Quello che ci preme è che questo processo sia democratico e partecipato, basato su un coinvolgimento effettivo di tutti e tutte coloro che sono interessati a dar vita alla lista.

Volontà di confronto o critiche opportunistiche?

 

Manifestazione della Lista Comunista per le elezioni europeeDoverosamente rispondiamo al comunicato stampa di Alessandro Corbelli, presidente del movimento Unire la società alla politica, uscito in questi giorni su alcui mezzi di informazione locali viste le critiche che ci muove per come si è concluso il nostro congresso nazionale.

Avremmo sicuramente preferito che Alessandro Corbelli fosse venuto a confrontarsi con le compagne ed i compagni presenti nella Federazione Castelli, Litoranea e Colleferro durante la fase congressuale che si è svolta a novembre se aveva delle questioni politiche che potevano essere oggetto di dibattito: ha avuto come occasione sia i vari congressi a livello dei circoli comunali sia quello di federazione tenutosi a Lanuvio. Continua a leggere

Anche i Comuni piangono

Il Governo delle piccole larghe intese fa un regalo ai Comuni italiani tramite la legge di stabilità.

Se da un lato infatti il Governo cerca di soddisfare le lobby affaristiche e politiche che gli consentono di restare in vita dall’altro fa mancare agli enti comunali almeno 1,5 miliardi di euro che si tramuteranno in un taglio dei servizi sociali che questi ultimi dovranno effettuare.

Piero Fassino

Questa ennesima mannaia vede per ora una reazione dei sindaci, capitanati da Fassino il privatizzatore di Torino, che si sta focalizzando su una richiesta di redistribuzione di risorse che non esistono e che, grazie ai trattati europei che i Governi di centro-destra-sinistra hanno sottiscritto e al pareggio di bilancio che i Governi di centro-destra-sinistra hanno approvato, non sarà possibile reperire nei prossimi anni.

La protesta degli enti comunali deve trovare una base politica più avanzata: mettere in discussione il patto di stabilità, iniziare a disubbidire ai diktat che ci sono stati imposti, questa è l’unica strada da percorrere per trovare una via d’uscita dalla crisi che possa partire dalle istanze più locali e giungere infine fino alla politica nazionale.

Su questo principio fondamentale i sindaci avrebbero l’appoggio della società, dei cittadini che oggi amministrano e che da loro esigono una risposta chiara e netta!
Da questo principio vogliamo ripartire anche dal nostro Comune, Marino, per dare una nuova prospettiva all’Italia.

Siamo di fronte ad una scelta dirimente per la vita dei cittadini: da un lato ci sarà la lotta di forze politiche che si vogliono schierare dalla parte dei cittadini dall’altro chi sosterrà solo la cupa accettazione di leggi di stabilità che impoveriranno sempre di più l’Italia.

In difesa di scuola e studenti

SEMPRE IN LOTTA

PER UNA SCUOLA PUBBLICA E DEMOCRATICA

SFRUTTANDO LA MORSA DEL CAPITALISMO SUL DEBITO ITALIANO

scuola
IL GOVERNO LETTA PORTA AVANTI UN ATTACCO ALLA SCUOLA
E CONDUCE LA SUA BATTAGLIA PER
UN’ISTRUZIONE DI SERIE A
RIVOLTA ALLA CLASSE BORGHESE ED UN’ISTRUZIONE DI SERIE B
PER TUTTI I FIGLI DEL POPOLO
.

NON SOLO SIAMO CONTRO QUESTE POLITICHE REAZIONARIE CHE PENALIZZANO SOLO IL FUTURO DEGLI STUDENTI MA VOGLIAMO CHE LE PROTESTE CONDUCANO NON SOLO AD UNA VITTORIA TEMPORANEA MA DEFINITIVA.

E’ NECESSARIO NON SOLO RIATTIVARE INVESTIMENTI DI STATO SULL’ISTRUZIONE MA AVANZARE ANCHE UN NUOVO MODELLO DI SCUOLA PUBBLICA IN CUI SIANO LE ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI E DEI LAVORATORI DEL SETTORE A DETERMINARNE IL FUTURO.

MAI COME OGGI GLI STUDENTI SONO FRA LE CATEGORIE PIU’ COLPITE DA UNA CRISI PROVOCATA DAL CAPITALISMO E CHE IL GOVERNO ATTUALE ED I PARTITI CHE LO SUPPORTANO NON VOGLIONO RISOLVERE: A QUESTO FURTO DI FUTURO BISOGNA RISPONDERE CON PROTESTE E PROPOSTE CHE RESTITUISCANO A CHI STUDIA E LAVORA IL POTERE DI DETERMINARE LA SUA VITA

CI UNIAMO PERTANTO ALLA VOSTRA LOTTA E VI INVITIAMO A DISCUTERE INSIEME A NOI DELLE PROSPETTIVE CHE SI POSSONO E SI DEVONO DARE ALLA SCUOLA E AL NOSTRO FUTURO.

Privatamente insostenibile

Assemblea Nazionale del PDLa coperta corta dei vincoli europei e la duplice necessità contraddittoria di rispettare il contenimento del debito pubblico da un altro e dall’altro di “onorare” il rapporto con le destre eliminando l’IMU hanno condotto il Governo Letta alla scelta di dismettere dei veri e propri tesori pubblici tanto per fare cassa.

Assisteremo pertanto all’ennesima svendita di importanti pezzi di Stato, aziende che si chiamano ENI (energia e gas), SNAM (rete del gas), Grandi Stazioni ed ENAV (trasporti), Fincantieri (cantieristica navale) e come per le altre privatizzazioni avvenute negli scorsi anni in Italia (una su tutte la Telecom rientrata in onore di cronaca gli scorsi mesi) l’ingresso del privato porterà a speculare su queste aziende, traendone i profitti in ogni modo sino a svuotarle e renderle fallimentari, pronte di nuovo per essere riacquistate dallo Stato. Continua a leggere

Per una nuova prospettiva comunista

LeninIn questa fase storica, economica e politica di crisi totale il congresso che il nostro partito si appresta a svolgere in questi giorni deve avere lo scopo di restituire, non solo ai compagni e alle compagne ma alla maggior parte dei cittadini che sentono su di loro gli effetti della crisi capitalistica e che pagano ogni giorno l’immobilismo di un Governo incapace di rispondere alle istanze popolari, una prospettiva di società libera finalmente dal giogo capitalista e liberista.

Compito di noi comunisti è saper riallacciare quel rapporto con la cittadinanza che negli anni abbiamo perso ma che oggi è fondamentale recuperare.
Crediamo ancora che una società senza padroni e sfruttati sia possibile, riteniamo che lo Stato debba essere uno strumento dei cittadini, li deve difendere, garantire e rappresentare pienamente.

Da queste premesse, e ripartendo dal nostro territorio, vogliamo con nuova forza rilanciare un progetto per una città diversa in cui speculazione edilizia, discariche e profitto privato vengano sostituiti dalla tutela del territorio, dalla eco-sostenibilità e dalla socializzazione dei beni primari come l’acqua e la salute.

Per questo invitiamo la popolazione a partecipare al congresso di Rifondazione Comunista del circolo “Jago” di Marino che si terrà mercoledì 13 novembre a piazza Manin 8 a partire dalle ore 20:00.

Di seguito i documenti congressuali

Rifondazione Comunista

Ricostruire_la_sinistra
Sinistra_classe_rivoluzione
Per_la_Rifondazione_di_un_Partito_Comunista

Albano partigiana

I fatti ignobili svoltasi ieri ad Albano dimostrano una volta di più come il valore dell’antifascismo debba essere difeso strenuamente e con ogni mezzo: in una Repubblica democratica nata dalla vittoria partigiana sul nazi-fascismo riteniamo inqualificabile il comportamento del prefetto Giuseppe Pecoraro che ha scavalcato l’ordinanza del sindaco Marini atta a vietare il funerale di un macellaio nazista.

Le dimissioni del prefetto sono un atto obbligato ma che non devono rappresentare il capro espiatorio di  una lenta ma inesorabile discesa del nostro Paese verso una sempre maggiore indifferenza per quei valori a cui dobbiamo la democrazia.

E’ tempo di applicare quei valori sanciti dalla Costituzione, non smontarli pezzo per pezzo come vuole fare il Governo Letta-Alfano e come sollecita il presidente Napolitano, e dichiarare una volta per tutte illegali le associazioni di stampo fascistoide che in Italia continuano a persistere: non vogliamo in Italia una seconda Alba Dorata con il conseguente carico di violenze ed omicidi.

Ieri ad Albano i compagni ed i cittadini scesi in piazza hanno dimostrato la forza dell’antifascismo impedendo il funerale, costringendo tutti (dalle istituzioni ai lefevriani passando per i fascisti accorsi) ad un dietro-front che deve essere definitivo, una volta per tutte.

Antifascismo

Antifascismo