I passi per ridurre la democrazia

primarie

Il neo-segretario del Partito Democratico Matteo Renzi con l’ennesima alleanza di “unità nazionale” stretta con un condannato per evasione fiscale, l’ex presidente del consiglio e padrone di Forza Italia Berlusconi, stringe ancora di più la morsa di una burocrazia partitica ormai marcia sui pochi resti della democrazia italiana. Continua a leggere

Democrazia interpretativa

I giornali italiani sui fatti del Venezuela pongono solo in risalto il “risicato” divario fra i due contendenti, soprattutto “La Repubblica” nel suo articolo parla di generici scontri in strada e di una protesta di Capriles, il candidato dell’opposizione liberista, senza approfondire ulteriormente; addirittura il “Corriere della Sera” riesce ad essere più obiettivo parlando delle vittime chaviste e delle azioni di violenza di gruppi fascisti che sostengono Capriles.venezuela capriles

La propaganda mediatica borghese non si ferma certo a questo: sui telegiornali si continua a sottolineare il divario ridotto (250.000) e una situazione economica drammatica del Venezuela per screditare i risultati della rivoluzione bolivariana chavista e propendere per un ritorno alla “normale democrazia liberista”. Continua a leggere

Il sonno della politica

cartello-scuola-pubblicaDopo aver sostenuto in nome della “responsabilità” un Governo che in un anno ha effettuato tagli miliardari a sanità ed istruzione, ha favorito il privato penalizzando il pubblico, ha incrementato in modo iniquo la pressione fiscale (sfavorendo principalmente i redditi medio-bassi), ha portato la disoccupazione a livello mai raggiunto ed ha abrogato brutalmente i diritti dei lavoratori per condannare ulteriormente tutti ad un futuro di precarietà, i partiti responsabili si ritrovano fra le mani la “patata bollente” della candidatura-non candidatura di Mario Monti. Continua a leggere

Corsa a Monti

gameoverberlusconiLo scenario politico italiano è in rapida e caotica evoluzione: negli scorsi giorni è tornato in gioco il maggiore artefice della crisi italiana, Silvio Berlusconi, che subito ha iniziato la classica campagna populista basata su promesse fasulle (“abolire l’IMU”, “abbassare le tasse”) che nascondono solo i tagli allo stato sociale e l’insabbiamento dei suoi processi (le uniche promesse mantenute dal centro-destra).

Al ritorno del cavaliere è seguita la corsa ad accaparrarsi Monti da parte di tutti gli schieramenti: chi in maniera plateale essendo il presidente del consiglio esponente della loro aerea politica (PdL, UdC e Montezemolo) chi in maniera più velata (Bersani ed il PD) per non smascherare i finti programmi di “sinistra” timidamente spandierati. Continua a leggere

Mille firme per le primarie dei lavoratori

Domenica 25 le primarie dei lavoratori hanno fruttato la raccolta di oltre 1000 firme per la campagna referendaria su articolo 18, art. 8 e cancellazione della riforma Fornero sulle pensioni.

I banchetti per i referendum sono stati presenti nelle piazze di Ariccia, Albano, Nettuno, Anzio Labico e di tanti altri paesi dei Castelli Romani e della Litoranea.

C’è stata dunque una partecipazione popolare che difficilmente potrà essere conosciuta attraverso la lettura del giornale, una partecipazione che nessuna televisione ha sentito la necessità di far conoscere e raccontare. Daltra parte in un Paese governato direttamente da emanazioni dei poteri forti con il beneplacido del PdL, dell’Udc e del Partito Democratico i diritti dei lavoratori non fanno più notizia se non, troppo tardi, quando nelle aziende si profila l’ecatombe dei licenziamenti.

Ci hanno detto che per far uscire dalla crisi il nostro Paese era necessario eliminare i lacci del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Ci hanno detto che per salvare l’Italia era necessario ridimensionare le tutele dei lavoratori e prolungare la loro vita attiva. Monti ci dice che la medicina è stata amara ma oggi stiamo meglio.
Tuttavia dopo questa cura miracolosa scopriamo che la disoccupazione che un’anno fa era all’8,5% oggi è al 10,8%. L’inflazione era al 2,5% ora è al 3,6% . I consumi che erano +0.1% ora sono – 3,2%.

E’ giunto il momento di fermare questi “successi”. Noi comunisti crediamo che per salvare l’Italia sia necessario ripartire dal lavoro e dai diritti. Per questo motivo abbiamo messo in campo i referendum sui temi che i lavoratori ritengono primari.

La sfida per raggiungere il quorum necessario a rendere validi i referendum, nel silenzio assordante di gran parte dell’informazione, non è facile, ma la mobilitazione dei circoli del Partito della Rifondazione Comunista continuerà anche nei prossimi giorni.

Sul sito http://referendumlavoro.blogspot.it/ è possibile vedere dove e quando poter firmare nei comuni del territorio dei Castelli Romani, dei monti Prenestini e della Litoranea.

I referendum sono una parte importante di una politica che si oppone al neoliberismo di Monti. L’alternativa politica a Monti non potrà venire dal PD che lo ha sostenuto, ma solo dalle lavoratrici e dai lavoratori che si riappropriano del diritto di partecipare direttamente alle scelte politiche che li riguardano.

Proletari di tutto il mondo….

Manifestazione 14 novembreLa manifestazione che si sta svolgendo in queste ora in tutta Europa della classe lavoratrice contro le politiche rigoriste non può che riportarci alla mente l’appello di Marx all’unione di tutti i proletari del mondo.

Da questa unione deve risollevarsi la classe lavoratrice che in questi anni ha lasciato mano libera alle politiche liberiste che ne hanno causato il lento declino: oggi che quella classe capitalista viene ad esigere un conto salato che i lavoratori non hanno causato deve tornare ad imporsi la forza di chi è realmente artefice della produzione (e quindi della ricchezza) del mondo. Continua a leggere

Le primarie del centro-sinistra sono una cosa seria

Questa sera su Sky ci sarà il primo confronto fra i partecipanti del centro-sinistra: la formula accettata da tutti i partecipanti prevede delle domande a cui bisognerà dare una risposta di un minuti e mezzo con conto alla rovescia annesso, ci è per ora ignoto il premio finale e se sarà possibile il raddoppio o l’aiuto a casa. Continua a leggere

Lotto per il diciotto

Il Partito della Rifondazione Comunista prosegue il suo impegno nel far riprevalere quei valori di lotta di classe e di emancipazione della classe lavoratrice con la raccolta firme per ridare agli stessi lavoratori quei diritti di cui sono stati depauperati dal capitale e dalla classe politica che lo sostiene (Monti, PD, PDL e UdC).

Vi invitiamo pertanto a firmare per abrogare l’articolo otto, la legge anti-sindacale di Berlusconi e Sacconi, che cancella il contratto collettivo nazionale, autentico strumento di protezione del lavoratore e del suo reddito e arma contro lo sfruttamento padronale (Marchionne docet).

Firmate per ristabilire l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, sopresso dalla Fornero con il benestare della gran parte delle forze sindacali (CISL e UIL) e delle forze politiche che oggi fanno finta di dichiararsi “di sinistra”, che sancisce il diritto inalienabile del cittadino italiano al posto di lavoro.

Firmate per abrogare la riforma delle pensioni del ministro Fornero che vuole creare un esercito di vecchi al lavoro e di giovani precari e disoccupati, salviamo la schiera ancora non computabile di “esodati”, lavoratori truffati dalle istituzioni che hanno smesso di garantire il popolo e sono divenute il gendarme del capitale.

Le riforme del Governo Berlusconi e del Governo Monti sono strumenti del capitale per ricreare quella base di lavoratori pronti ad una lotta orizzontale (lavoratore contro lavoratore, disoccupato contro occupato) per una miseria di stipendio: tutto a beneficio del profitto capitalista.

Il PRC non ritiene che questa sia la società sviluppata ed evoluta, il PRC non ritiene che questo sia un mondo giusto: ristabiliamo i giusti rapporti di forza e riprendiamoci, come classe lavoratrice, ciò ch ci spetta di diritto.

Saremo a Marino e CastelGandolfo in questi giorni, insieme alle altre forze politiche che si oppongono al futuro nefasto del capitalismo.

  • SABATO 10/11 ore 10 Santa Maria delle Mole, Corso principale
  • SABATO 10/11 ore 16 Lago di Castel Gandolfo
  • DOMENICA 11/11 ore 10,30 Marino centro, Piazza Matteotti
  • SABATO 17/11 ore 10 Frattocchie, centro commerciale “La Nave”
  • SABATO 17/11 ore 16 Marino centro, Piazza S. Barnaba
  • DOMENICA 18/11 ore 10,30 Castelgandolfo, piazza principale.

Paolo Ferrero: per una politica di sinistra

Versione integrale dell’intervento di Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, al video-forum di Repubblica

http://video.repubblica.it/politica/paolo-ferrero-il-videoforum-integrale/109445/107830?ref=NRCT-45641619-3

 

 

Silenzi di regime

Il ritorno in campo per Berlusconi, da imputare senza alcun dubbio alla sentenza di condanna ricevuta dalla procura di Milano per frode fiscale, è la rappresentazione del declino del “caimano”, evidenzia la sua incapacità di adeguarsi al nuovo percorso politico  che l’amalgama centrista ha intrapreso in questo anno grazie a Monti.

La sua fine dovrebbe rappresentare la fine anche del capitalismo “irresponsabile” e cialtrone, specchio di un’Italia sull’orlo del baratro.

Eppure gli ultimi colpi di coda di un personaggio oramai inutile sono stati utilizzati in maniera speculativa proprio dal nuovo che avanza, da quella classe tecnico-politico che ci governa senza il nostro consenso che dovrebbe rappresentare il capitalismo “pulito” e “responsabile”. Continua a leggere