Volontà di confronto o critiche opportunistiche?

 

Manifestazione della Lista Comunista per le elezioni europeeDoverosamente rispondiamo al comunicato stampa di Alessandro Corbelli, presidente del movimento Unire la società alla politica, uscito in questi giorni su alcui mezzi di informazione locali viste le critiche che ci muove per come si è concluso il nostro congresso nazionale.

Avremmo sicuramente preferito che Alessandro Corbelli fosse venuto a confrontarsi con le compagne ed i compagni presenti nella Federazione Castelli, Litoranea e Colleferro durante la fase congressuale che si è svolta a novembre se aveva delle questioni politiche che potevano essere oggetto di dibattito: ha avuto come occasione sia i vari congressi a livello dei circoli comunali sia quello di federazione tenutosi a Lanuvio. Continua a leggere

No all’ecomostro di Marino Centro: vince la politica dei cittadini

La vicenda legata al progetto del parcheggio multipiano in via del Giardino Vecchio a Marino centro è oramai nota. Grazie alle nostre iniziative abbiamo, prima reso noti con volantini e comunicati alla cittadinanza ignara i progetti. Poi in riunioni e pubblica assemblea, ci siamo resi conto di cosa covasse questa amministrazione in termini di trasformazione del territorio: un vero e proprio ECO-MOSTRO in ferro e plastica, a ridosso di attività sociali, scolastiche e commerciali, in pieno centro storico medioevale. Sola ed unica utilità, quella di stipare automobili. Una struttura da realizzare con denaro pubblico per un sedicente servizio reso a pagamento agli utenti, gli stessi che hanno già esborsato i soldi per realizzarlo.

Il Sindaco Palozzi con lettera del 10.10.2012 n.00051081, scrive alla Regione Lazio dicendo: “ le proteste giunte sono state tali e puntuali che ci hanno fatto rendere conto del grossolano errore e del cattivo gusto dimostrato e, con i soldi per Via del Giardino Vecchio vorremmo fare un multipiano altrove, per l’esattezza all’ex-mattatoio”.

A questo punto sono debite alcune nostre riflessioni che comunichiamo alla cittadinanza ed al Sindaco: innanzi tutto prendiamo atto di un ritorno ad un minimo di buon senso, dato che nella lettera troviamo una certa palese ammissione per l’obbrobrio progettato! Ma tutto sommato rimangono alcune perplessità:

  1. Quanto puo’ valere una lettera indirizzata ad una giunta (Polverini) dimissionaria?
  2. Dato che la defunta giunta regionale di centro-destra non potrà mai più rispondere, la lettera è forse stata spedita per creare poi l’alibi: “ ci abbiamo provato ma non è possibile?!”.
  3. Che dire poi della nuova destinazione? Come è emersa? Chi l’ha valutata? I commercianti ed i cittadini potranno dire la loro per la loro costruzione di un nuovo parcheggio a 300 mt, e sulla stessa strada di quello gigantesco già attivo alla Villetta?

Siamo convinti che la vicenda Multipiano a Via del Giardino Vecchio è tutt’altro che chiusa, rimane comunque alta la nostra preoccupazione sia per l’Eco-mostro che per la gestione del territorio complessiva da parte dell’attuale governo locale. La gestione del territorio deve avere una natura partecipata dalla popolazione perché è la prima fonte di ricchezza di un popolo: non deve più essere soggetta a speculazioni per compiacenza del capitale

Paolo Ferrero: per una politica di sinistra

Versione integrale dell’intervento di Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, al video-forum di Repubblica

http://video.repubblica.it/politica/paolo-ferrero-il-videoforum-integrale/109445/107830?ref=NRCT-45641619-3

 

 

Svolta storica

Le elezioni in Sicilia ci hanno lasciato un risultato storico che Bersani ha giustamente sottolineato: dopo sessant’anni di storia un partito di centro-sinistra, il PD (parziale erede del partito comunista), rompe gli indugi e fa il grande salto alleandosi con le forze politiche centriste che per anni hanno governato e rovinato la regione Sicilia. Continua a leggere

Inizia la rivoluzione di ottobre

27ottobre roma

Il 27 ottobre in piazza della Repubblica a Roma per ribadire al Governo della BCE che in Italia esiste ancora chi si oppone, chi vuole uscire dalla crisi ma chiudere anche col capitalismo che l’ha creata.

Dobbiamo dire NO alle politiche repressive, al Fiscal Compact e al pareggio di bilancio in Costituzione; NO al controllo della democrazia da parte delle banche, NO a salvare i redditi ed i patrimoni di chi in questa crisi ha lucrato!

E’ giunto il momento di far sentire anche la voce del popolo italiano insieme a quello spagnolo, greco e porteghese in un’unione di classe che sia l’occasione per costruire, al di là di ogni opportunismo elettorale e ogni strategia di “poltrona”, un fronte unito di opposizione al capitalismo liberale che sta uccidendo l’Europa dei lavoratori.

Le primarie dell’opportunismo

E’ stata ufficializzata la candidatura di Vendola, il leader di SEL, alle primarie del Partito Democratico (ma a questo punto dovremmo dire di coalizione).

Siamo lieti della candidatura di Vendola perché dà una sferzata a sinistra a queste primarie che servivano, fin qui, a scegliere il futuro sostenitore di Monti.

Ma è veramente così? Un problema che abbiamo sempre evidenziato all’interno di Rifondazione Comunista nelle primarie, almeno come sono fatte in Italia, è stata la mancanza totale di scelta del programma per gli elettori: un referendum sulle persone senza che venisse mai esplicitato chiaramente un programma. Continua a leggere

Referendum NO VITALIZI – successo della politica vera

Sabato scorso il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero ha consegnato insieme alla Federazione della Sinistra del Lazio i moduli della raccolta firme, avviata quest’estate, per il referendum, promosso dalla Federazione della Sinistra, per l’abrogazione dei vitalizi.
Per cancellare questo privilegio iniquo, ed esteso dalla Polverini anche agli assessori, sono state raccolte le firme di quasi 54.000 cittadini a dimostrare il grande successo dell’iniziativa: Rifondazione Comunista di Marino vuole ringraziare tutti i cittadini che si sono uniti alla lotta portata avanti dal nostro partito per ristabilire, ben prima che gli scandali della Giunta Polverini venissero palesati, un principio di equità e di giustizia sociale.
E’ nostra intenzione, con le nostre battaglie e la nostra condotta, marcare la netta distinzione fra chi svolge regolarmente, con onestà e limpidezza la sua missione politica e chi si preoccupa solo dei propri interessi sacrificando il bene pubblico.

Regione Lazio: parola al PRC

Riprendiamo il discorso sulla vicenda della Regione Lazio pubblicando un’intervista del nostro consigliere regionale Ivano Peduzzi.

Innanzitutto facciamo chiarezza su un punto. Più di qualche testata giornalistica fa ricostruzioni un po’ fantasiose su chi ha effettivamente votato l’aumento delle risorse ai gruppi del Consiglio regionale del Lazio. Sembra che gli eroi di giornata siano solo i Radicali.

Quella delibera è passata nell’ufficio di presidenza perché è lì che sono arrivati i fondi decisi nel bilancio regione lazio rifondazione comunistaregionale che la Giunta regionale ha fatto approvare dalla sua maggioranza. La Federazione della Sinistra non è presente nell’Ufficio di presidenza. E su quel bilancio non solo abbiamo votato contro ma abbiamo esplicitato ragioni di contrapposizione proprio sul rigetto da parte della maggioranza degli emendamenti. Trovo scorretto e mistificatorio il fatto che il gruppo dei Radicali dichiari che sono stati gli unici ad opporsi e a non votare le decisioni dell’ufficio di presidenza perché sanno benissimo quanto e come la Federazione della sinistra abbia lavorato contro. Faccio inoltre notare che dalla pubblicazione dei nostri bilanci le entrate assegnate al nostro gruppo rispetto alle entrate dei radicali sono di un quarto più basse nonostante entrambi i gruppi abbiano due consiglieri. Sel che ha lo stesso numero di consiglieri nostro ha le nostre stesse risorse. Il gruppo della Destra ha duecentomila euro in più del gruppo della Federazione della sinistra, pur avendo lo stesso numero di consiglieri. Le voci dovrebbero essere fisse e uguali per tutti. Il punto sullo scandalo del Pdl è che i fondi dovrebbero riguardare esclusivamente le attività del gruppo. Sotto questo profilo c’è un elemento di illegalità nell’uso dei fondi da parte del Pdl.

Si può trarre un bilancio della campagna per il referendum contro i vitalizi?

Sabato mattina è la giornata di consegna della raccolta di firme sul referendum contro i vitalizi. La legge regionale approvata dalla Polverini ha esteso i vitalizi non solo ai consiglieri ma anche ai non eletti e agli assessori esterni nominati. Noi proponiamo un taglio dei vitalizi ai consiglieri.

Veniamo ai temi politici. Tutta questa teatralità ostentata al momento delle dimissioni, e alcune dichiarazioni provenienti dai centristi, fa pensare che Lazio-gate faccia parte di una manovra politica ben precisa.

C’è un malcostume evidentissimo dentro la Pdl che si è risolto con l’uso di veleni all’interno del gruppo. E’ il risultato di una guerra interna tra ex Pdl ed ex An. La Polverini è stata un po’ ad osservare ma quando le voci sono aumentate e si è scatenato il putiferio è dovuta intervenire. L’occasione poteva consentire alla Polverini di mettere in atto un controllo su tutto il centrodestra, coadiuvata da Storace. La manovra non gli è riuscita e quindi c’è stata l’implosione. Con una maggioranza inaffidabile e sputtanata ha fatto scattare l’equazione tutti ladri e “io sono la migliore”. A ben vedere la vicenda riguarda lo 0,3% delle risorse del bilancio. Il resto, 22 miliardi e passa, riguarda la Giunta regionale. E da lì non è uscita una parola. Ad un certo punto si è innescato un altro processo, che riguarda il cardinal Bagnasco da un lato e la Confindustria dall’altro che prendono le distanze. Ecco che Casini ha subito recepito il messaggio pronto ad innescare un processo di omogeneizzazione centrista. C’è qualcuno che sta lavorando ad un polo centrista. Sono preoccupato che il Pd possa trovare in questo un solco per un accordo politico.

Già, e ovviamente tutto questo ha una connessione con la piazza elettorale di Roma.

Il punto è la data per le nuove elezioni e il numero dei consiglieri, che potrebbe scendere a 40 con un listino di nominati. Stanno cercando di far fuori le aree non governabili cioè noi e gli ambientalisti. Roma non viene esclusa da questi movimenti. Tanto che si parla di incontri tra Pd Sel e Idv dai quali siamo stati esclusi nonostante la nostra partecipazione alla prima fase delle ventilate dimissioni del Consiglio regionale. E’ chiaro, c’è una cabina di regia che ragiona su tutte e due le tornate elettorali, Roma e Regione Lazio, e che sembra uscire addirittura dall’ambito regionale e arrivare fino alla politica nazionale.

Interventi di Stato

I dati svimez danno un quadro disastroso dell’Italia, soprattutto per quanto riguarda il meridione, caduto in una vera e propria “desertificazione industriale”.

La situazione si presenta drammatica per le donne meridionali più giovani che sono infatti ferme nel 2011 ad un tasso occupazionale del 24%. Vale a dire che lavora solo una su quattro. Continua a leggere

Le dimissioni impossibili

Er Batman FederaleLo scandalo della Regione Lazio scoppiato irruentemente in questi giorni ci pone ancora una volta di fronte all’incapacità della destra di saper governare la cosa pubblica senza scadere in una spartizione famelica del “piatto”, senza dimostrarsi solo un insieme disomogeneo di individui che pensano più ai loro affari privati che all’amministrazione o, addirittura, al benessere dei cittadini.
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