Albano partigiana

I fatti ignobili svoltasi ieri ad Albano dimostrano una volta di più come il valore dell’antifascismo debba essere difeso strenuamente e con ogni mezzo: in una Repubblica democratica nata dalla vittoria partigiana sul nazi-fascismo riteniamo inqualificabile il comportamento del prefetto Giuseppe Pecoraro che ha scavalcato l’ordinanza del sindaco Marini atta a vietare il funerale di un macellaio nazista.

Le dimissioni del prefetto sono un atto obbligato ma che non devono rappresentare il capro espiatorio di  una lenta ma inesorabile discesa del nostro Paese verso una sempre maggiore indifferenza per quei valori a cui dobbiamo la democrazia.

E’ tempo di applicare quei valori sanciti dalla Costituzione, non smontarli pezzo per pezzo come vuole fare il Governo Letta-Alfano e come sollecita il presidente Napolitano, e dichiarare una volta per tutte illegali le associazioni di stampo fascistoide che in Italia continuano a persistere: non vogliamo in Italia una seconda Alba Dorata con il conseguente carico di violenze ed omicidi.

Ieri ad Albano i compagni ed i cittadini scesi in piazza hanno dimostrato la forza dell’antifascismo impedendo il funerale, costringendo tutti (dalle istituzioni ai lefevriani passando per i fascisti accorsi) ad un dietro-front che deve essere definitivo, una volta per tutte.

Antifascismo

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Una falsa idea di democrazia

sandro-ruotoloPubblichiamo la dichiarazione di Stefano Micheli, candidato Rivoluzione Civile Camera dei Deputati Collegio Lazio 2, sui fatti sconcertanti di ieri che hanno coinvolto Sandro Ruotolo aggredito da gruppi neo-fascisti.

I fascisti di casapound non più tardi di un’ora fa hanno fatto irruzione ad una iniziativa pubblica di Sandro Ruotolo, candidato presidente della Regione Lazio per Rivoluzione civile, a Civita Castellana. I fascisti hanno gettato fumogeni in sala e impedito lo svolgimento del comizio utilizzando delle trombe da stadio per disturbare. E’ la risposta alla ferma e decisa presa di posizione antifascista espressa da Ruotolo qualche giorno fa, quando si e’ rifiutato di stringere la mano ad un loro candidato in occasione di una tribuna politica rai in solidarietà ai timori espressi da Niki Vendola sulla sua sicurezza quando gira a Roma. Nell’esprimere la mia solidarietà, e quella di tutti gli antifascisti reatini, a Sandro Ruotolo, non si può non rilevare come sia dentro questo clima di intimidazione e paura che si sta svolgendo la campagna elettorale nazionale e regionale.
Gli avvenimenti di oggi sono il frutto di una idea distorta della democrazia che, piuttosto che condannare senza esitazioni queste espressioni politiche completamente illegali, ormai da anni invoca invece un dialogo impossibile. Legittimare queste forze, come fanno i Giovani Democratici di Latina che tengono insieme a loro una iniziativa pubblica, contribuisce ad un processo di sdoganamento che deve invece essere fermamente respinto.

Antifascismo

Antifascismo

Ogni loro azione e parola e’ al di fuori e contro il dettato costituzionale e anche le forze di polizia debbono agire a tutela delle libertà democratiche dei cittadini del Lazio, perché azioni come quella di oggi mettono in serio pericolo la possibilità di tenere elezioni libere e, soprattutto, sicure. Mercoledì Ruotolo sarà a Rieti. Vigileremo affinché anche da noi non vengano a ripetersi simili atti di vandalismo e chiediamo alle forze di polizia di controllare e tenere alta l’attenzione. Noi continueremo a tenere alta e salda la bandiera dell’antifascismo, senza alcuna concessione a fascisti vecchi e nuovi.

Ennesima aggressione fascista a Ciampino

Giovedi sera all’Orion si è consumata durante il concerto dei Dropkick Murphys, un gruppo celtic punk americano, l’ennesima vile aggressione fascista.

Secondo le testimonianze raccolte Già dall’inizio del concerto si capiva che qualcosa non andava, c’era questo gruppone di Casa Pound con magliette e bandiere che ha cominciato a fare saluti romani, a cantare faccetta nera. Già dopo venti minuti hanno cominciato ad aggredire e insultare le persone riconoscibili come di ‘sinistra’, poi qualcuno ha risposto alle continue provocazioni ed è finito con una ferita alla testa [..] Menavano con calci, pugni, cinte… sembravano venuti apposta per quello, non per il concerto“. Continua a leggere

Sfregi fascisti a Marino infangano il 25 Aprile

La mattina del 25 Aprile Marino si sveglia nel passato.
Un passato triste, che dovrebbe incutere sgomento e vergogna.

FascistiIl 25 Aprile i muri di Marino erano imbrattati di svastiche. Qualcuno potrebbe pensare che si tratta della “bravata” di qualche ragazzino in vena di provocazioni, ma a nostro parere l’evento non deve essere sottovalutato. Continua a leggere

Manifesti fascisti a Roma infangano il 25 Aprile

Come ogni anno,puntualmente, emerge la parte dell’Italia che odia la democrazia e che ci fa vergognare di vivere in questo Paese di relativismi e di revisionismi.

Come ogni anno degli ignoranti hanno pensato bene di infangare il periodo più alto della nostra nazione con dei manifesti inneggianti a chi appoggiò e sostenne l’occupazione nazista, ai fascisti che si macchiarono le mani con stragi di innocenti, deportazioni e torture.

Ora al di là dell’aver utilizzato le parole di una canzone, che niente ha a che vedere con le boiate di questi anti-storici ed anti-democratici, questi manifesti rappresentano un problema antico che in Italia non si è mai voluto risolvere. Continua a leggere

Bossi, Berlusconi, Grillo e la politica del populismo

Il populismo è uno dei mali storici del nostro Paese, ad esso si affiancano il qualunquismo e i sentimenti anti-politici: derive pericolose (tutte e tre) che conducono spesso l’elettorato disilluso verso associazioni, movimenti e partiti politici incapaci di dare una prospettiva chiara di governo ma bravi solo a cavalcare l’onda di sentimenti di solito legati strettamente alle contigenze del momento, ad una occultata voglia di illegalità, violenza e razzismo: il tutto mascherato da proclami di stampo sociale e libertario, che si rivelano sempre esili e inconsistenti.
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Morire di emigrazione

Riportiamo le impressione di una nostra compagna sui brutali e xenofobi assassinii di Firenze sperando che non si debba mai più ripetere un tale orrore

“Alcuni anni fa, dopo l’omicidio della signora Reggiani a Roma ad opera di un extracomunitario, la nostra amministrazione insorse con un manifesto in cui campeggiava la scritta “le donne italiane non sono disposte a morire d’immigrazione” (come se volessero invece morire per mano di mariti, compagni e parenti in genere, la qual cosa avviene sempre più sovente).

Oggi sarebbe stata auspicabile  la stessa prontezza nell’affiggere un manifesto  dal contenuto ” a specchio” del tipo “i senegalesi che vengono in Italia per sbarcare il lunario, non vogliono morire d’emigrazione” anche se purtroppo lo fanno sovente sulle carrette che li conducono dalla loro Terra sulle nostre spiagge.

Siamo certi però che questo non avverrà sia perchè per molta gente, compresi gli amministratori locali e non, la vita di un senegalese vale meno di quella di un italiano, sia perchè l’assassino che ieri, ha ucciso due senegalesi  in un mercatino di firenze, frequentava Casa Pound: si, proprio quella Casa Pound a cui strizzano l’occhietto benevolo del nostro primo cittadino e della sua compagine governativa.”