Firmiamo per abolire i privilegi

La Federazione della Sinistra (PRC e PdCI) non ha mai favorito il facile populismo, non ha mai sostenuto la perdita di rappresentatività democratica del popolo per questo siamo contrari a limitare il contributo elettorale solo a quei partiti che raggiungono il seggio del Parlamento e siamo contrari a ridurre il numero dei rappresentanti dello Stato perché la nostra democrazia rappresentativa non può trasformarsi in un’oligarchia borghese.

La Federazione della Sinistra lotta a favore della democrazia e della partecipazione popolare, lotta contro il privilegio, prebenda aristocratica e borghese inaccettabile e inqualificabile.
Per questo, dopo che la proposta di annullamento dei vitalizi da parte della FdS è stata bocciata alla Regione Lazio, abbiamo ritenuto necessario chiedere il coinvolgimento della popolazione per annullare questo iniquo privilegio ed utilizzare il risparmio ottenuto per supportare il welfare ed i servizi sociali che la mannaia montiana sta distruggendo

In tutto il Lazio e a Marino (presso l’Ufficio Elettorale del Comune) abbaimo iniziato una raccolta di firme per promuovere un referendum abrogativo che metta fine a questo soppruso.

Allestiremo inoltre dei banchetti informativi nei seguenti giorni:

30/05/2012 Mercato settimanale Piazzale degli Eroi  dalle 10 alle 13

16/06/2012  Santa Maria delle Mole piazza Sciotti il  dalle 10 alle 13     

17/06/2012 Piazza don Luigi Sturzo dalle 10 alle 13

No VitaliziChiediamo a tutti i partiti e le associazioni contrarie all’ottica del privilegio di contribuire attivamente a quella che è una lotta di rideterminazione del corretto e sano spazio politico.

Perché la lotta si deve fare contro il privilegio e non contro i diritti

Bossi, Berlusconi, Grillo e la politica del populismo

Il populismo è uno dei mali storici del nostro Paese, ad esso si affiancano il qualunquismo e i sentimenti anti-politici: derive pericolose (tutte e tre) che conducono spesso l’elettorato disilluso verso associazioni, movimenti e partiti politici incapaci di dare una prospettiva chiara di governo ma bravi solo a cavalcare l’onda di sentimenti di solito legati strettamente alle contigenze del momento, ad una occultata voglia di illegalità, violenza e razzismo: il tutto mascherato da proclami di stampo sociale e libertario, che si rivelano sempre esili e inconsistenti.
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