Riportiamo le impressione di una nostra compagna sui brutali e xenofobi assassinii di Firenze sperando che non si debba mai più ripetere un tale orrore
“Alcuni anni fa, dopo l’omicidio della signora Reggiani a Roma ad opera di un extracomunitario, la nostra amministrazione insorse con un manifesto in cui campeggiava la scritta “le donne italiane non sono disposte a morire d’immigrazione” (come se volessero invece morire per mano di mariti, compagni e parenti in genere, la qual cosa avviene sempre più sovente).
Oggi sarebbe stata auspicabile la stessa prontezza nell’affiggere un manifesto dal contenuto ” a specchio” del tipo “i senegalesi che vengono in Italia per sbarcare il lunario, non vogliono morire d’emigrazione” anche se purtroppo lo fanno sovente sulle carrette che li conducono dalla loro Terra sulle nostre spiagge.
Siamo certi però che questo non avverrà sia perchè per molta gente, compresi gli amministratori locali e non, la vita di un senegalese vale meno di quella di un italiano, sia perchè l’assassino che ieri, ha ucciso due senegalesi in un mercatino di firenze, frequentava Casa Pound: si, proprio quella Casa Pound a cui strizzano l’occhietto benevolo del nostro primo cittadino e della sua compagine governativa.”
Immagino che queste cose si risolvano solo con una nuova educazione, sperando nel cambio generazionale, o piàcambi.