Egregio Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e assessori all’ambiente Refrigeri e Rifiuti Civita
Vi scriviamo questa lettera aperta perché, come Partito della Rifondazione Comunista, non abbiamo l’opportunità di poter interloquire direttamente con Voi in Consiglio Regionale e, tuttavia, riteniamo ormai impellente evidenziarvi come, accanto al buon lavoro svolto di riportare la materia dei rifiuti in un ambito certo di diritto con il piano regionale dei rifiuti, non si stia procedendo con impegno all’applicazione di quelle procedure di valutazione, monitoraggio, vigilanza e controllo, previste dal piano per le nuove discariche, anche nei siti già esistenti.
Siamo consapevoli che le indagini della magistratura stanno evidenziando l’esistenza di una struttura parallela in grado di orientare l’azione regionale sui rifiuti e di determinarla, ma proprio questa situazione ci rende anche consapevole che l’attendibilità di alcune procedure di vigilanza prodotte da enti della regione a ciò preposte potrebbero essere state inficiate proprio da tale situazione.
Non a caso Il massimo organo di controllo ambientale, ARPA, recentemente in una comunicazione alla conferenza dei sindaci inerente la discarica di Roncigliano ha diffuso dati di inquinamento delle falde sotterranee che, contestualmente, sembravano essere vanificati dalle modalità operative di raccolta dei dati stessi. Tale situazione, che porta a non avere neppure più la certezza dei dati che ci
vengono forniti, è un elemento di forte destabilizzazione della credibilità dell’azione delle istituzioni nell’azione di tutela della salute dei cittadini.
A tal riguardo sin dal settembre 2012 il Sindaco di Albano Laziale ha inviato missive all’ente preposto, La regione Lazio, evidenziando, con caratteri di urgenza, problematiche di funzionamento della discarica sita in Via Roncigliano. Problematiche che, per la criticità dell’impianto, sito ormai a poche centinaia di metri da abitazioni civili e da strutture pubbliche, tra cui una scuola, sembra non
essere più in grado di rispondere ai prerequisiti che nello stesso piano regionale dei rifiuti sono indicati come criteri sotto l’aspetto della tutela della salubrità dell’aria e dell’acqua sottostante.
Riteniamo che, dopo la tempesta giudiziaria che si è abbattuta sul settore del trattamento dei rifiuti della regione Lazio, sia compito della Politica operare per una ricostruzione della credibilità e dell’affidabilità delle istituzioni. Crediamo che ciò sia possibile mettendo in campo un azione che oltre al senso di una tutela e progettazione futura, come si evidenzia essere il piano regionale di rifiuti, fornisca ai cittadini la percezione di una immediata operatività dell’ente Regione orientato ad assicurare la chiusura del ciclo dei rifiuti ma soprattutto la tutela della salute dei cittadini che vivono nei dintorni della discarica.
Come ben saprete la situazione di disagio nei dintorni del sito è enormemente aumentato al punto che oggi sembra stia diventando critica, come testimoniano le segnalazioni dei cittadini all’amministrazione comunale, gli accessi al pronto soccorso dei residenti nei dintorni della discarica e le verbalizzazioni espletate dalla ASL e dal comando di polizia locale, ed endemica, come testimonia, la sempre più frequente spontanea opposizione popolare di protesta davanti agli accessi alla discarica.
Queste sono le motivazioni che spingono il PRC della federazione, Castelli, Colleferro, Litoranea, organizzazione su cui ricade l’ambito territoriale della discarica, ad inviarvi questa missiva richiedendoVi se sia in programmazione ed in quali tempi è modalità un azione di controllo delle modalità di gestione e della sicurezza della discarica e della salubrità del contesto antropizzato.
A Tal fine chiediamo che al più presto si dia corpo ai compiti proprio dell’ente regionale operando per verificare lo stato di inquinamento del sito con:
– la caratterizzazione idrogeologica interna alla discarica
– il controllo del funzionamento dell’impianto
ed ultimo, ma non in ordin
e di importanza la valutazione delle dimensioni volumetriche dell’impianto, che doveva essere utilizzato solo per i comuni di bacino e quindi avere una durata certa e limitata.
Come sapete non c”è più tempo da aspettare, ogni giorno di ritardo nell’effettuazione delle azioni che sono Vostre prerogative concretizza nella popolazione il sentimento di una sorta di inutilità pubblica della Politica e distanzia sempre più i cittadini dalle istituzioni facendo perdere loro la credibilità.
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Marco Bizzoni
segretario Partito della Rifondazione Comunista
federazione Castelli, Colleferro, Litoranea